I Biostimolanti
Un passo verso l’agricoltura sostenible
Sono sempre più frequenti eventi atmosferici estremi e il costo delle materie prima è molto variabile.
I biostimolanti sono la soluzione per migliorare l’efficienza delle piante e farle lavorare anche nelle condizioni più avverse
Definizione di Biostimolante (EBIC 2013)
I biostimolanti sono sostanze e/o microrganismi che applicati alla pianta o alla rizosfera stimolano i processi naturali che migliorano l’efficienza d’assorbimento e d’assimilazione dei nutrienti, la tolleranza a stress abiotici e la qualità del prodotto. I biostimolanti non hanno effetti diretti su parassiti e patogeni e quindi non rientrano nella categoria dei pesticidi
Tipologie di Biostimolante
Le principali sostanze biostimolanti sono:
Acidi umici e fulvici
Estratti di alghe
Idrolizzati proteici
Sostanza organica complessa
Gli acidi umici e fulvici
A seguito di reazioni di decomposizione, metaboliche e microbiologiche, le grandi particelle di materia organica del suolo vengono trasforate in sostanze umiche. Se passano milioni di anni, si trasformano in carbone e perdono i componenti più attivi.
Dall’estrazione del carbone di ricavano gli acidi umici. Le principali funzioni sono:
Influenzare la porosità del terreno
Dare un maggiore controllo degli sbalzi termici
Ottimizzare l’assorbimento degli elementi nutritivi
Le alghe
Le alghe svolgono un effetto biostimolante che porta ad un maggiore assorbimento e traslocazione degli elementi nutritivi nella pianta, una maggiore resistenza alle malattie e agli stress, una maggiore resistenza alle gelate ed una migliore shelf-life delle produzioni.
Nella loro composizione si trovano infatti oligosaccaridi, come la Laminarina, che ha un effetto “elicitore” sulla pianta, cioè stimola la produzione di fitoalessine, che sono una sorta di antibiotici naturali.
Le alghe contengono Poliamine, tra le quali putrescina, Spermidina e Spermina, che controllano i fenomeni di divisione cellulare e di organogenesi, importanti in fioritura, fecondazione e allegagione, e Betaine, che si comportano in alcune condizioni come le citochinine.
Queste sono ormoni naturali (Citochinine, Acido indolacetico, Gibberelline ) che agiscono da coordinatori biologici : cioè regolano e stimolano lo sviluppo e la crescita degli organi della pianta;
Le alghe contengono aminoacidi e elementi minerali che vanno a sostenere la pianta nei momenti di maggiori stress e a mantenere la sua efficienza al massimo.
Le specie di alghe più usate sono Ascophillus, Duvillaea, Echlonia, Fucus, Laminaria e Sargassum.
Idrolizzati proteici
Gli idrolizzati proteici corrispondono a miscele di amminoacidi, oligopeptidi e polipeptidi, risultati dall’idrolisi parziale di diverse fonti proteiche.
Gli idrolizzati proteici sono processati mediante idrolisi chimica o enzimatica di proteine di origine animale (sottoprodotti della pelle, farina di sangue, sottoprodotti del pesce, piume di pollo e caseina) o piante (semi di leguminose, fieno di erba medica e sottoprodotti vegetali).
Gli amminoacidi (AA) sono componenti prevalenti nella formulazione degli idrolizzati proteici
Sono presenti in forma semplice (libera AA) o uno complesso (peptidi).
La loro conversione in biostimolanti fa parte di un approccio di economia circolare che contribuisce alla conservazione sostenibile e l’agricoltura sostenibile.
L´Importanza degli amminoacidi nelle piante
Gli amminoacidi sono bioattivatori che danno alle piante energia per compensare le perdite causate dai processi di respirazione e decomposizione. Ogni amminoacido ha una sua funzione ed è importante analizzare l’amminogramma di un prodotto idrolizzato proteico per capirne le potenzialità:
Glicina:
Aumenta la formazione di clorofilla, la crescita vegetativa e ha anche importanza nei processi di formazione del frutto e di impollinazione
Alanina:
Attiva la formazione di clorifilla e influisce sulla velocità di crescita della pianta
Valina:
Influisce sulla velocità di crescita e di formazione delle radici
Metionina:
Accellera la maturazione del frutto, siccome entra nel ciclo di produzione dell’etilene
Isoleucina:
Migliora il germogliamento
Treonina:
Migliora la tolleranza alle malattie
Cisteina:
Migliora i processi vitali della pianta
Fenilalanina:
Migliora la formazione delle cellule vegetali
Serina:
Migliora la tolleranza alle malattie e attiva la clorofilla
Tirosina:
Migliora la tolleranza agli stress
Lisina:
Migliora il germogliamento
Acido glutammico:
Migliora il germogliamento
Acido aspartico:
Migliora la resistenza alle malattie
Arginina:
Migliora la tolleranza a condizioni difficili come eccessivo calore, gelate, siccità e salinità. Ha un ruolo nella formazione della clorofilla e formazione dei germogli.
Idrossiprolina:
Migliora la tolleranza a condizioni difficili, attiva la germinazione dei granuli di polline e rimuove l’effetto negativo dei radicali liberi.
Idrossilisina:
Migliora la crescita della pianta
Istidina:
Migliora la crescita della pianta e migliora l’azione del fosforo all’interno della pianta.
Triptofano:
Aiuta nella formazione di Auxine attive necessarie per la crescita della pianta
Ha pensato ad una soluzione a base di idrolizzato proteico animale per migliorare:
L’efficienza di utilizzo dei nutrienti, in particolare l’azoto grazie al suo contenuto di Acido glutammico.
L’efficienza fotosintetica e la resistenza agli stress abiotici grazie al contenuto di Idrossiprolina e Prolina.
Il profilo aminoacidico:
26% Glicina
14% Prolina
12% Idrossiprolina
10% Acido Glutamico
(in percentuale di peso sul tal quale) | |
Azoto (N) organico | 9% |
Azoto (N) organico solubile in acqua | 9% |
Carbonio (C) organico | 25% |
In normali condizioni di crescita Siapton® , viene rapidamente assorbito e trasportato dalla pianta
Attivando fondamentali sistemi enzimatici
Essendo composto da amminoacidi levogiri di origine animale , questi vengono usati più facilmente dalle piante come fonte azotata rispetto ai normali fertilizzanti.
La presenza di acido glutammico permette di continuare la sintesi proteica anche in condizioni di stress.
Siapton® aumenta l’attività dell’enzima NAD- Glutammato deidrogenasi (GDH-NAD) (Mladenova, 1978).
Cosa fa il GDH-NAD?
Incorpora il nitrato ammonico inorganico nella molecola dell’ acido glutammico, dalla quale derivano la maggior parte degli altri aminoacidi.
In una goccia l’essenza della nutrizion
Migliora l’efficienza di utilizzo dell’azoto e la tolleranza agli stress abiotici come gelate tardive e salinità grazie al suo unico contenuto di AA essenziali (Prolina e idrossiprolina)
Colture | Dosi e modalità d’impiego |
Orticole e Floricole in serra | 150-200 ml/hl. |
Orticole e Floricole in pieno campo | 200-300 ml/hl. |
Pesco, Albicocco, Ciliegio e Fragola (escluso Susino) |
200 ml/hl. |
Melo, Pero | 200-250 ml/hl. |
Vite | 200-250 ml/hl. |
Olivo | 300-400 ml/hl. |
Agrumi | 200-300 ml/hl. |
Barbabietola, Patata, Pomodoro da industria e altre industriali |
300 ml/hl. |
Cereali autunno-vernini | L/HA 3-5 trattamento unico, in botticella/spigatura in miscela con fungicidi e insetticidi; doppio trattamento: accestimento/levata in miscela a fungicidi e a erbicidi compresi quelli a base di solfuniluree con l’aggiunta degli adesivi raccomandati in etichetta e in botticella/ spigatura, in miscela con fungicidi e insetticidi. |
Riso | L/HA 3-5 trattamento unico a inizio spigatura; doppio trattamento, in levata e inizio spigatura. In entrambi i casi è possibile miscelare a fungicidi. |
La sostanza organica complessa
Le sostanze umiche provenienti da fonti fresche (Vecchie di decine o centinaia di anni) possono contenere una miscela essenziale di materia organica complessata (COM).
I due composti vegetali più attivi della COM sono:
Tannini:
Polifenoli presenti in natura e provenienti da molte parti della pianta, tra cui legno, foglie, corteccia, frutta e semi.
Lignina:
Uno dei principali componenti delle pareti cellulari e conferisce ai tessuti vegetali resistenza e rigidità.
Le dimensioni dei composti che compongono la COM sono piccole da consentire di diffondersi rapidamente attraverso le membrane cellulari.
Tra le diverse funzioni, ci sono:
Effetto antiossidante: Prevengono i danni cellulari quando le piante sono soggette a stress abiotici (Caldo. Siccità, Freddo e Radiazioni UV).
Aumento del grado Brix: Collegato ad un aumento dell’attività fotosintetica e degli essudati radicali.
Efficienza nell’assorbimento dei nutrienti e maggiore mobilità.
La COM è quindi uno strumento importante per massimizzare il rendimento della coltura per ettaro in un’epoca di cambiamenti climatici.